Sono sette le imprese che si contendono il più grosso appalto pubblico della storia comasca: poco meno di mezzo miliardo di euro, stanziato dall’Anas per realizzare la variante della Tremezzina.
Il 4 agosto, spiega il Corriere di Como nell’edizione odierna, sono scaduti i termini per la presentazione delle offerte da parte dei concorrenti. Al momento dell’invito a partecipare alla gara, si erano fatte avanti 51 società, tutte italiane tranne una, belga. Al termine di questo primo passaggio, l’Anas ha ammesso alla gara finale sette imprese, due delle quali con riserva. I nomi: Ambiente spa di Carrara, Inc spa di Torino, Rcm Costruzioni Srl di Sarno (provincia di Salerno), Marino costruzioni Srl di Napoli, Conpat Scarl di Roma, Astaldi di Roma e Sposato costruzioni di Acri (provincia di Cosenza).
Sono imprese grandi e specializzate. L’appalto della Tremezzina prevede sia la costruzione della variante sia la redazione del progetto esecutivo. L’importo complessivo dell’opera è di 469 milioni di euro, suddiviso in 439,3 milioni per i lavori (la variante sarà lunga 9,8 chilometri, quasi tutti in galleria), 5,9 milioni per la progettazione esecutiva e 23,7 milioni per gli oneri relativi alla sicurezza (questi ultimi non assoggettati a ribasso d’asta). Il criterio di aggiudicazione è l’offerta economicamente più vantaggiosa sulla base del miglior rapporto qualità-prezzo. Entro il 30 ottobre prossimo verrà stabilito il vincitore della gara.