A distanza di due mesi dalla tentata rapina a un farmacista a Turate, i carabinieri hanno arrestato anche il fratello del bandito che era entrato in azione l’8 novembre scorso, minacciando con una pistola la vittima che stava depositando l’incasso della giornata nella cassa continua della banca. Il colpo era stato scongiurato solo grazie all’intervento di due giovani marocchini, che avevano disarmato e bloccato il malvivente chiamando intanto le forze dell’ordine.
L’uomo arrestato per il colpo è un 44enne di Turate. Le indagini dei militari dell’Arma hanno permesso di accertare che anche il fratello maggiore del malvivente, 60enne, avrebbe partecipato attivamente alla pianificazione e alla realizzazione della rapina, poi fallita. La pistola utilizzata dal rapinatore, poi sequestrata dai carabinieri, era risultata non solo vera ma anche carica e pronta all’uso.
Il fratello del 44enne che era entrato in azione, secondo quanto accertato dai carabinieri della compagnia di Cantù, aspettava in auto l’uomo per garantirgli la fuga. Quando il rapinatore era stato bloccato dai due giovani, aveva anche provato, invano, ad intervenire perché lo lasciassero andare. Vista la determinazione dei due ragazzi, Anas Loukili e l’amico Adnane El Ouni, il 60enne si era poi allontanato prima dell’arrivo delle forze dell’ordine.
I carabinieri, dopo aver sentito i testimoni e analizzato il traffico telefonico dell’arrestato hanno accertato che il complice, che è rimasto in contatto con lui per tutto il tempo, fornendo le indicazioni per il colpo, era appunto il fratello. I militari hanno chiesto e ottenuto un’ordinanza di custodia cautelare e il 60enne è stato arrestato e rinchiuso in carcere al Bassone.
TENTATA RAPINA A TURATE, SECONDO ARRESTO
In carcere il fratello del malvivente responsabile del colpo