I primi a esporsi pubblicamente e ad invitare in maniera esplicita al boicottaggio del voto per eleggere il nuovo consiglio provinciale del prossimo 8 gennaio erano stati 3 consiglieri comunali di Magreglio (qui nomi e dettagli, mentre cliccando questo link avete liste e nomi dei candidati). Ora, dai banchi del Comune di Como si aggiungono altri due amministratori al fronte dell’astensione: i rappresentanti di Paco-Sel, Celeste Grossi e Luigino Nessi. Dato non trascurabile, questo, visto che il voto con cui soltanto consiglieri e sindaci dei Comuni lariani eleggeranno l’assemblea di Villa Saporiti è ponderato, ossia nel conteggio pesa di più quello delle città più grandi e popolose rispetto a quello dei piccoli paesi.
“La vittoria del No nel Referendum del 4 dicembre scorso, accanto al risultato fondamentale di mantenere la Carta, voluta da madri e padri costituenti, ha anche impedito la cancellazione delle Province dalla Costituzione – dicono Nessi e Grossi – Il voto espresso dalle elettrici e dagli elettori, indica con chiarezza la bocciatura dell’architettura, fortemente accentratrice, della riforma amministrativa Delrio. Ora a maggior ragione è necessario pensare a una Riforma delle Province giusta ed equilibrata. Siamo convinti che ci sia bisogno di un Ente intermedio che funga da raccordo fra la Regione e i Comuni, ma serve un Ente rigenerato con rappresentanti eletti dai cittadini e non, come avviene ora, dai 1.279 sindaci, consiglieri e consigliere dei 154 Comuni del territorio comasco, chiamati l’8 gennaio 2017 a scegliere con voto ponderato (neppure una testa un voto), chi farà parte della Giunta presieduta da Maria Rita Livio, che resterà, comunque, in carica per altri due anni. Ci sembra urgente restituire ai cittadini e alle cittadine la sovranità di eleggere i propri rappresentanti, rivitalizzando la democrazia anche come stimolo per una maggiore funzionalità ed efficacia dell’Ente. Per questo, interpretando lo spirito del percorso costituente di Sinistra Italiana, che chiede più democrazia e partecipazione popolare, abbiamo deciso di non partecipare alle elezioni di secondo grado del Consiglio provinciale di domenica 8 gennaio 2017”.