Ciao Siff, siamo stati compagni di classe per tre anni. Mi ricordo che il tuo idolo è sempre stato il tuo papà. Ne parlavi così bene, raccontavi che sapeva tante lingue. La grafia precisa e curata, i disegni colorati tra le parole, la spontaneità dei bambini. E’ uno dei messaggi indirizzati ai quattro piccoli morti insieme al loro papà venerdì scorso nel rogo appiccato proprio dall’uomo. Faycal Haitot, 39enne marocchino, senza lavoro e con la moglie ricoverata per problemi di salute, temeva probabilmente di perdere i suoi figli e ha messo in atto un folle piano di morte che ha coinvolto tutta la sua famiglia.
<Ti ricordo un bambino allegro, simpatico, intelligente. Volevi diventare uno scienziato>, scrive ancora l’amica di Siff. Che ha un pensiero anche per le sorelline del bambino di 11 anni, Sophia, 7 anni, Soraya, 5 e Saphiria, 3. Buon viaggio piccoli angioletti, tenetevi per mano, scrive la bimba. Una lettera sistemata tra i tanti fiori colorati posati ininterrottamente da venerdì scorso davanti all’ingresso dell’appartamento di via per San Fermo nel quale viveva la famiglia.
Oggi, la comunità di Monte Olimpino si riunisce per un momento di riflessione in parrocchia. Domani mattina invece, l’istituto comprensivo di Como Borgovico, frequentato dai quattro bimbi che non ci sono più, coinvolgerà tutte le classi dell’asilo, delle elementari e delle medie in un momento di ricordo dei compagni. Un modo per affrontare insieme un dolore difficile da superare, per i bambini come per le insegnanti.
Ancora nessuna decisione invece sull’ultimo addio ai bambini e al loro papà. Il Comune di Como attende il via libera per poter organizzare la cerimonia. In quella data, le bandiere in città saranno a mezz’asta <in segno di partecipazione, di solidarietà e di sostegno alla madre dei quattro bambini morti in quella circostanza>, ha fatto sapere il sindaco Mario Landriscina.