Futuro del Politeama, della Casa del Fascio e di Villa Olmo. Sono i temi finiti sul tavolo della Commissione comunale su Cultura e Turismo. Ieri sera, il sindaco Mario Landriscina, con l’assessore al Bilancio Adriano Caldara, il collega all’Urbanistica, Marco Butti e il consigliere Claudio Borghi Aquilini sono stati ascoltati dalla commissione consiliare competente, presieduta da Franco Brenna.
Sul Politeama l’iter per la messa in liquidazione della società proprietaria, di cui il Comune di Como detiene la maggioranza è avviato e si chiuderà entro l’estate. “Purtroppo sul futuro non ci sono state date risposte – spiega il consigliere di Rapinese Sindaco, Fulvio Anzaldo – Con il Conservatorio non è mai stato firmato alcun accordo formale. Il sindaco dice che potrebbero arrivare altre manifestazioni di interesse, però la struttura cade a pezzi e non ci sono soldi per un po’ di manutenzione. Vigileremo”. Diversa la situazione presentata da Marco Butti per Villa Olmo, con uno studio della società Struttura srl per la gestione, basato su quattro modelli. Butti ha spiegato come il cantiere sia in forte ritardo. Sull’ultimo punto, relativo alla Casa del Fascio è intervenuto il leghista Borghi. Le novità sul progetto per realizzare tutta la zona in un luogo di cultura del Razionalismo non mancano. Ieri è avvenuto un sopralluogo con i vertici dell’Accademia di Architettura di Mendrisio, che cerca una sede in Italia ed è disposta a investire. La partita si deve però giocare sul tavolo della Regione e dello Stato.