Era stato fermato – mentre camminava lungo via Varesina –
per essere controllato. È finito in Tribunale a Como, processato per
“direttissima”, per aver reagito in modo violento alla richiesta degli agenti
delle volanti.
Nei guai, con l’accusa di resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale,
è finito un pakistano di 21 anni che, in poche ore, è riuscito a fornire più
nomi (diversi) ai poliziotti. Non è stato possibile capire i motivi del suo
gesto, non capendo l’arrestato (a suo dire) la lingua italiana. Per questo motivo
l’udienza è stata rinviata con la presenza in aula di un interprete.
Di certo la reazione del giovane è stata spropositata. Sono stati tre gli
agenti di polizia a finire al pronto soccorso con prognosi di 20, 15 e 15
giorni.
Il giudice monocratico di Como ha nel frattempo convalidato l’arresto e
disposto la permanenza in carcere del pakistano fino al momento dell’udienza.