Il licenziamento di Filippo Scibelli è illegittimo. Il Comune di Como non avrebbe dovuto revocare l’incarico all’ex colonnello dei carabinieri, che all’inizio del 2018, nel giro di due settimane, era stato prima assunto come capo di Gabinetto di Palazzo Cernezzi e poi allontanato per presunti motivi di incompatibilità.
Lo ha sancito il giudice del lavoro di Como Barbara Cao con una sentenza che decreta “l’illegittimità del recesso dal rapporto di lavoro esercitato dal Comune il 26 febbraio 2018” e condanna Palazzo Cernezzi a risarcire il danno. L’importo sarà definito in una successiva udienza a dicembre, ma l’ipotesi è un importo di 425mila euro, pari alla somma che Scibelli avrebbe percepito nei cinque anni di incarico. Da questa cifra saranno decurtati altri compensi eventualmente percepiti dall’ex capo di Gabinetto per altre attività lavorative avviate dopo il licenziamento del Comune di Como.
“C’è inevitabilmente soddisfazione per il risultato – sottolinea il legale difensore di Filippo Scibelli, Elisabetta Di Matteo – Si tratta di un argomento in punta di diritto molto articolato. Filippo Scibelli con questa sentenza ritiene ripristinata la legalità violata dal Comune di Como con un licenziamento illegittimo”.
“La sentenza – precisa inoltre il legale – sgombera qualsiasi dubbio sul fatto che Filippo Scibelli avesse nascosto il suo stato di quiescenza o che avesse dato qualsiasi altra informazione o documentazione inesatta. La decisione del giudice conferma inoltre che, in materia di assunzioni e contratti di lavoro, non possono essere esercitati i poteri di autotutela”.
I legali di Palazzo Cernezzi avevano chiesto di respingere come infondata l’istanza di Filippo Scibelli. Non è escluso ora che possano ricorrere contro la sentenza del giudice. Il tentativo di conciliazione non aveva portato ad alcun risultato.