Lariofiere e Villa Erba, i due poli fieristici della provincia di Como, guardano con preoccupazione l’evolversi della situazione coronavirus.
Il settore fieristico – strettamente collegato con quello turistico – rischia infatti di subire un forte contraccolpo.
“Se saltano le fiere importanti – spiega Veronica Airoldi, vicepresidente di Lariofiere e sindaco di Erba – i bilanci ovviamente ne risentono. Ma è anche un problema di organizzazione del lavoro, perché i calendari dei poli fieristici sono studiati a tavolino e richiedono una grande pianificazione. Quel che più preoccupa al momento è il clima di incertezza, una mancanza di orizzonte che rischia di presentare un conto salato a molti settori economici. Fortunatamente – conclude Airoldi – siamo riusciti a chiudere Fornitore Offresi, una delle nostre principali rassegne, proprio prima dell’emergenza coronavirus. Abbiamo invece dovuto rinviare Ristorexpo”.
“Il nostro calendario di eventi – commenta Filippo Arcioni, presidente di Villa Erba – diventa ricco di appuntamenti a fine marzo. Quindi per ora stiamo a guardare, osserviamo l’evolversi della situazione sperando che nel corso del mese di marzo l’emergenza rientri. Da aprile a novembre abbiamo in programma numerosi eventi che occupano sia il centro espositivo, sia la villa”.