La querelle tra Pallanuoto Como e amministrazione comunale sembra non aver fine, con l’annuncio, oggi, di un nuovo ricorso al Tar della società sportiva impegnata nella contesa della piscina di viale Geno, cui bando per la gestione della struttura è stato vinto dalla Como Nuoto. Oggi il presidente Giovanni Dato e l’avvocato Roberto Rallo hanno presentato le motivazioni che porteranno in tribunale, legate in particolare al punteggio previsto dal bando per gli atleti agonisti, sino a 10 punti che, spiega il legale: “Inizialmente Palazzo Cernezzi avrebbe conteggiato “in ordine al numero di tesserati, riferiti alla media del triennio, che svolgono attività agonistica”, ma che sono stati attribuiti -sottolinea l’avvocato- “in base al numero di tesserati come agonisti””.
“Siamo costretti a fare un nuovo ricorso che ci vede per la quinta volta contro l’amministrazione comunale che per quattro volte ci ha dato torto -spiega Rallo- e abbiamo ottenuto ciononostante sempre ragione nei ricorsi precedenti. Oggi -continua il legale- c’è un aspetto veramente grave, che il bando viene interpretato in termini diversi dalla interpretazione letterale che doveva essere data”.
“Siamo abituati a portare a termine quello che abbiamo iniziato, -commenta il presidente della Pallanuoto Como Dato- è una partita vera e propria, e noi siamo abituati a lottare fino alla fine”.