“Siamo in zona rossa fino a Pasqua, in questo momento abbiamo una stabilità dell’indice Rt ma non abbiamo elementi per poter dire che torniamo indietro, in zona arancione”. Sono le parole che arrivano dal direttore generale del Welfare di Regione Lombardia, Giovanni Pavesi, pronunciate nel corso di un’audizione alla Commissione Sanità del Consiglio Regionale lombardo.
Gli elementi presenti sul tavolo della cabina di regia, che come ogni venerdì si riunirà per fare il punto della situazione e aggiornare gli scenari sull’emergenza sanitaria, vanno tutti in un’unica direzione: un’altra settimana in zona rossa per la Lombardia. A confermare dunque il semaforo rosso non soltanto il parametro relativo all’indice Rt, che come detto, resta stabile nelle ultime settimane, ma soprattutto il dato che riguarda gli ospedali. Resta alta infatti la pressione nelle strutture sanitarie lombarde, allo stato attuale i reparti Covid accolgono oltre 7mila pazienti.
Intanto dopo una Pasqua super blindata il governo centrale lavora al post festività. Importante l’accenno alle riaperture delle scuole da parte del premier Mario Draghi. “Mentre la campagna di vaccinazione prosegue è bene cominciare e pensare e a pianificare le riaperture – ha detto il presidente del consiglio – Noi stiamo guardando attentamente i dati sui contagi ma, se la situazione epidemiologica lo permette, cominceremo a riaprire la scuola in primis. E cominceremo a riaprire le scuole primarie e la scuola dell’infanzia anche nelle zone rosse allo scadere delle attuali restrizioni, ossia speriamo subito dopo Pasqua”.