Anche il settore del mobile ha subito i contraccolpi della pandemia: imprese, addetti, export e import hanno evidenziato dei cali, seppur più contenuti se confrontati con altri ambiti produttivi travolti dall’emergenza sanitaria.
Lo studio della Camera di Commercio
Lo studio elaborato dalla Camera di Commercio di Como e Lecco, focalizzato sul periodo tra il 2016 e il 2020, evidenzia profondi cambiamenti nel comparto del mobile lariano: nel periodo in esame il numero legato alle sole imprese comasche, è sceso da 1071 a 931. Nel confronto tra 2020 e 2019, il calo di aziende è stato pari a 30 unità, pari al -3,1%. A fine 2020 le imprese del mobile erano l’1,6% delle aziende lariane -lecchesi e comasche-: circa 1 impresa su 4 del comparto del mobile lombardo è lariana, con la provincia di Como che è seconda in Italia in questa graduatoria, dopo Monza. Ci sono state perdite sostanziali nel settore dell’export: il calo nel 2020 per il Comasco è stato di 98 milioni di euro.
Import, export e addetti
Il totale delle esportazioni lariane delle due province , realizzate nel 2020 ammonta a oltre 9 miliardi di euro. Numeri in diminuzione anche per l’import dove il calo per la provincia di Como è di “solo” 1,7 milioni di euro nel rapporto tra 2020 e 2019. Infine sul fronte degli addetti, in provincia di Como tra il primo gennaio del 2020 e la fine dell’anno si è registrata una flessione contenuta dello 0,8%. Sono invece 485 i posti di lavoro perduti dal 2016 al 2020.