Riapertura del Casinò a settembre con circa 170 dipendenti e una rivalutazione del rapporto con il Comune. La società di gestione della casa da gioco di Campione d’Italia scommette sulla possibilità di far ripartire l’attività e di evitare un nuovo fallimento, come chiesto invece dalla Procura di Como.
Ieri sera, alla scadenza del termine fissato dal Tribunale di Como, i gestori hanno depositato la proposta definitiva di concordato, che si baserebbe su un progetto per una rapida riapertura e su un piano di cinque anni per risanare il bilancio del Casinò. Sul piatto ci sarebbe anche l’immediata copertura almeno di una parte del debito da circa 175 milioni di euro evidenziato dalla procura di Como al momento della prima sentenza di fallimento, nel 2019, poi annullata per un vizio di forma.
L’udienza il 3 maggio
La procura di Como ha rinnovato la richiesta di fallimento. Con la presentazione della proposta di concordato le carte potrebbero cambiare, anche se bisognerà attendere l’udienza fissata per il 3 maggio prossimo per capire se ai gestori della casa da gioco sarà concessa effettivamente la possibilità di mettere in atto il piano e ripartire. In caso di parere favorevole del Tribunale di Como, il Casinò potrebbe essere riaperto, in tempi brevissimi secondo quanto prospettato dalla società di gestoni. Il piano per la riapertura prevederebbe l’assunzione di circa 170 dipendenti e l’esternalizzazione di alcuni servizi, ma il progetto sarebbe di aumentare di circa cento unità il personale nell’arco di cinque anni.