La politica comasca – e non solo – si riorganizza dopo la rinuncia arrivata nella giornata di ieri da parte dell’imprenditore Paolo De Santis a candidarsi a sindaco della città di Como.
“Ho stima di De Santis – premette Federico Broggi, segretario provinciale del Partito Democratico – Non l’ho mai incontrato in questi mesi e soprattutto mai avrei dato il benestare a una coalizione larga, dal Pd a Fratelli d’Italia. Questa è fantapolitica. I ragionamenti sulle coalizioni a Como avverranno con realtà civiche, così come nelle ultime tornate elettorali. Smentisco altri scenari in maniera chiara”.
“Il nome di Paolo De Santis non era stato condiviso con noi – è il commento che arriva da Fabio Aleotti, capogruppo del Movimento 5Stelle in consiglio comunale a Como – Ad ogni modo questo susseguirsi di débâcle dei partiti e di rinunce importanti evidenzia come nessuno voglia prendere in mano una situazione difficile lasciata dalle amministrazioni precedenti”. Poi aggiunge: “Per quanto riguarda il Movimento Cinquestelle, il candidato sarà sempre espressione degli attivisti di Como.
“La figura di Paolo De Santis è prestigiosa – dice Stefano Molinari, coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia – Tuttavia, mi sembra più vicino al centrosinistra che a noi, e come coordinatore del partito sto lavorando a livello locale per portare avanti coalizioni di centrodestra tradizionali – aggiunge Molinari –abbiamo deciso con il sindaco Landriscina e gli altri colleghi delle componenti di maggioranza di rifare il punto dopo le elezioni di inizio ottobre”.
“Prendo le distanze da questi minestroni – dice Bruno Magatti, presidente di Civitas – Penso che il centrosinistra non possa appoggiare una persona di centrodestra. De Santis era nella prima giunta Botta, per me è un avversario politico. Noi stiamo lavorando a un’ipotesi completamente diversa. Nelle prossime settimane faremo il nome del candidato, condiviso con le altre forze del centrosinistra”.