“E’ folle far finta di niente e creare assembramenti” e ancora: “Sono indignato, il sindaco, che è anche un medico, dovrebbe vergognarsi”. Sono le parole che arrivano dal consigliere comunale Alessandro Rapinese che lancia un duro, anzi durissimo attacco al sindaco di Como, Mario Landriscina. Al centro della polemica – ancora una volta – sono finiti gli eventi di Natale che a breve partiranno. Rapinese punta il dito contro l’assenza di regole sul rispetto della sicurezza – distanziamento tra le casette, correttivi per evitare assembramenti e folle in centro città – e il fatto che la manifestazione natalizia possa svolgersi nonostante la situazione pandemica ancora in atto con il relativo aumento dei contagi registrato nelle ultime settimane.
“Siamo oramai abituati alle intemperanze di Rapinese – è la replica che arriva dal primo cittadino di Como – La manifestazione natalizia sarà autorizzata soltanto se corrisponderà ai requisiti di sicurezza che a breve saranno valutati. Oggi il settore degli eventi ha bisogno di ripartire – aggiunge Landriscina – Inoltre questo tipo di manifestazioni vengono disciplinate a livello nazionale e ripeto gli eventi di Natale per potersi svolgere dovranno rispettare le condizioni e i requisiti di sicurezza”.
Intanto la voce di Rapinese non resta isolata. In una lettera aperta indirizzata al sindaco “Como Comune”, il progetto politico a cui aderiscono tra gli altri anche Articolo Uno, Psi, Sinistra Italiana, chiede al primo cittadino di revocare l’autorizzazione alla Città dei Balocchi.
“L’allarme per la ripresa dei contagi riguarda oggi anche il nostro territorio, tanto da aver imposto misure restrittive anche all’Ospedale Sant’Anna – si legge nella lettera – Come è possibile, in questa situazione, pensare di esporre la nostra città ed i nostri concittadini ad un afflusso massiccio, prolungato e non controllabile di visitatori? – si domandano le forze politiche di Como Comune – Chiediamo, a nome dei tanti cittadini che per evitare il contagio rischiano di essere “messi al bando” da un’ampia porzione del centro storico, di revocare l’autorizzazione allo svolgimento di questa kermesse natalizia”.