Arrestato ieri con l’accusa di aver rapinato dell’auto una donna, puntandole una pistola alla tempia, in un parcheggio di Porlezza, il 37enne siciliano rinchiuso ora al Bassone potrebbe aver messo a segno un colpo simile nella stessa zona già nella giornata di giovedì. I carabinieri della compagnia di Menaggio sono al lavoro per completare le indagini e capire se l’uomo, fermato dopo un inseguimento sulla statale Regina possa essere il responsabile di una precedente rapina ed eventualmente anche di altri colpi.
Nel pomeriggio di giovedì, sempre a Porlezza, nel parcheggio dell’Iperal, una donna svizzera appena risalita sulla sua auto è stata aggredita alle spalle da un uomo che è entrato in macchina e, minacciandola, si è fatto consegnare il portafoglio prima di fuggire. Sotto shock, quando ha chiamato i carabinieri la vittima non è stata in grado di spiegare cosa il malvivente le avesse puntato al collo, ma potrebbe trattarsi della stessa pistola utilizzata ieri per la rapina dell’auto. L’arma, trovata dai carabinieri, si è rivelata una pistola giocattolo alla quale era stato tolto il tappo rosso caratteristico delle armi non vere.
I carabinieri stanno verificando se ci sia un collegamento tra la rapina alla donna svizzera e quella messa a segno ieri nel parcheggio del Carrefour, sempre a Porlezza. Il malvivente, puntando una pistola alla tempia di una donna che era appena risalita sulla sua macchina, si è fatto consegnare le chiavi della vettura, con la quale si è allontanato. La donna ha subito chiamato il 112 fornendo la targa dell’auto.
Sono scattate immediatamente le ricerche, con l’inserimento in tempo reale della targa della macchina rubata nelle banche dati a disposizione delle forze dell’ordine. Poco dopo, il sistema di videosorveglianza del Comune di Tremezzina ha segnalato il passaggio della macchina sospetta. Gli agenti della polizia locale di Tremezzina e i carabinieri della compagnia di Menaggio hanno intercettato la vettura ad Ossuccio e si sono messi all’inseguimento della vettura. Il conducente ha provato a fuggire, percorrendo a folle velocità la Regina fino ad Argegno, dove è stato bloccato dalle forze dell’ordine.
L’uomo arrestato è un 37enne residente in Sicilia. Avrebbe detto di essere venuto nel Comasco per cercare lavoro. Non avrebbe indicato una residenza sul territorio e potrebbe essere ospite di un conoscente. Nelle prossime ore sarà interrogato dal giudice e potrà fornire la sua versione dei fatti.