5.340 assunzioni previste tra gennaio e giugno nel settore del turismo, ma molte di queste, nonostante i termini scaduti, non saranno coperte.
Il dato elaborato dall’Ufficio Studi e Statistica della Camera di Commercio di Como e Lecco è in crescita negli ultimi anni e superiore al 2019 pre Covid.
Il settore sta andando bene ed è in una fase di rilancio, complici anche i fondi del Pnrr, spiega la Cgil di Como, ma per i datori di lavoro è sempre più difficile trovare dipendenti sul Lario.
Per la Cgil dunque la mancanza di personale non è tanto legata al reddito di cittadinanza, o alla poca voglia di lavorare dei giovani ma a contratti che -quando ci sono- spesso non vengono rispettati dai datori di lavoro.
Tra le situazioni più frequenti segnalate dal sindacato: ore e ore di straordinari che non vengono retribuite. Sempre più addetti varcano così il confine preferendo la Svizzera dove gli stipendi sono più alti e le condizioni contrattuali rispettate.
Contratti e turismo
“Ci arrivano richieste di vertenze per violazione delle normative contrattuali e/o per assunzioni non regolari con lavoro nero o più spesso grigio – commenta Fabrizio Cavalli, segretario Filcams Cgil Como -. Quindi con contratto part time, ma lavoro full time. Come Filcams siamo da anni impegnati a fornire assistenza ai lavoratori stagionali del lago e ne raccogliamo le esigenze e le richieste. Siamo per un tavolo provinciale con le parti datoriali e la pubblica amministrazione per provare a fare una trattativa”.