La realizzazione di una struttura socioassistenziale di proprietà del Comune di Cantù dove trasferire i due Centri diurni disabili di Cermenate e Capiago Intimiano, che ospitano rispettivamente 30 e 15 persone, la cui gestione resterà in capo all’Azienda Speciale Consortile Galliano, e la creazione di un’area destinata al programma ‘Dopo di Noi’, costituita da quattro minialloggi che potranno accogliere 11 persone. Lo prevede l’ipotesi dell’accordo di programma approvata dalla giunta regionale su proposta del presidente, Attilio Fontana, di concerto con gli assessori Massimo Sertori (Enti locali e Programmazione negoziata), Elena Lucchini (Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità) e Guido Bertolaso (Welfare).
In via Baracca a Cantù, in un’area di circa 6.100 metri quadrati, verrà realizzato un edificio di due livelli separati. Al piano inferiore verranno trasferiti i centri di Cermenate e Capiago che avranno autonomia di ingressi e di funzionamento, condividendo solo le parti di servizio, la palestra e il laboratorio di falegnameria. Il piano superiore, invece, sarà destinato ai minialloggi.
Dopo il via libera della giunta regionale, si è riunita la Commissione Bilancio del Comune di Cantù per discutere la variazione al Bilancio 2024 – 2026 per la realizzazione del nuovo Centro diurno disabili.
“Lavoriamo a questo progetto fin dall’inizio del mandato – dice il sindaco Alice Galbiati – Da anni i genitori degli utenti delle strutture esistenti ne evidenziano la vetustà, chiedendo migliori condizioni per i propri figli. Abbiamo fatto nostre queste richieste”. L’investimento previsto per l’opera è pari a 5 milioni di euro, per il 50% a carico del Comune di Cantù e per il restante 50% a carico di Regione Lombardia.
“Abbiamo condiviso subito la proposta del Comune di Cantù – commenta Fontana -. Con questo nuovo centro siamo certi di offrire alle persone che hanno più bisogno un’opportunità in più”.
“Un progetto lungimirante che risponde alle esigenze di diversi comuni del Canturino. – aggiunge l’assessore regionale Alessandro Fermi – È fondamentale che una comunità possa garantire un supporto adeguato e inclusivo a coloro che vivono la disabilità, con riduzione dell’autonomia e dell’autosufficienza, promuovendo processi che permettano loro di vivere la migliore qualità di vita possibile”.