Avevano puntato il coltello alla gola della barista e costretto, sotto minaccia, l’unico cliente presente in quel momento a svuotare la cassa. Poi erano scappati con un magro bottino, circa 300 euro. A 15 giorni di distanza sono stati arrestati dai carabinieri. La rapina risale allo scorso 8 gennaio al Bar Odeon di Lurate Caccivio.
Le testimonianze raccolte e le immagini della videosorveglianza hanno incastrato i due presunti responsabili, entrambi italiani di 36 e 39 anni e già noti alle forze dell’ordine. Si trovano ora al Bassone e sono accusati di concorso in rapina a mano armata.
Erano le 22.00 dell’8 gennaio, orario di chiusura, uno dei due malviventi ha bussato alla porta del bar con la scusa di chiedere un’informazione, la barista 25enne ha aperto e in quel momento l’uomo ha spinto via la giovane e ha rivelato le reali intenzioni. Raggiunto dal complice hanno detto “Tirateci fuori tutto” riferendosi ai soldi dell’incasso. Il primo si è avventato sull’unico cliente ancora presente nel locale – un ragazzo di 25 anni – lo ha portato al registratore di cassa e lo ha costretto a svuotare il contenuto (banconote e monete) nelle sue tasche, poi dal ragazzo si è fatto consegnare anche il portafoglio (con all’interno 50 euro circa). Nel frattempo il complice, sempre armato di coltello, ha minacciato la barista con l’obiettivo di farsi aprire le slot machine. La ragazza però non aveva le chiavi. A quel punto i due sono scappati con il magro bottino circa 300 euro, facendo perdere le proprie tracce.
Le indagini dei carabinieri di Lurate Caccivio (che hanno raccolto testimonianze e le immagini della videosorveglianza) si sono subito indirizzate verso uno dei due, il 36enne già noto alle forze dell’ordine e residente ad Appiano Gentile, riconosciuto con facilità perché quando si è presentato alla porta del bar non aveva il volto coperto. Le ulteriori verifiche e le descrizioni raccolte hanno permesso di risalire anche al complice, 39enne, residente a Lurate Caccivio e con precedenti alle spalle per reati simili. La fisionomia e la voce lo hanno incastrato. Peraltro quest’ultimo con l’ obbligo di firma proprio nella stazione dei carabinieri del paese, era coinvolto nel furto di casse di vino dello scorso 29 dicembre sempre a Lurate Caccivio.