L’Anticorruzione valuta l’intervento del prefetto in merito alla vicenda paratie – ipotizzando un commissariamento dell’azienda che si è aggiudicata i lavori o un suo affiancamento – ma di ufficiale ancora non c’è nulla. A dirlo chiaramente è lo stesso prefetto di Como, Bruno Corda, che oggi ha commentato gli ultimi sviluppi, dopo la nota dell’Anac nella quale il presidente Cantone – oltre ad annullare l’incontro previsto a Roma per il 16 giugno alla luce degli ultimi arresti – spiega come si stia valutando la possibilità di procedere con l’attivazione delle misure previste dall’articolo 32 del decreto legge 90/2014. “Una valutazione che ancora deve essere compiuta da parte dell’autorità – dice Corda che precisa come ancora non ci sia stato nessun incarico sul tema – la procedura non è ancora stata seguita, per ora c’è solo una nota che dà una valutazione di carattere generale sulla possibilità di far ricorso all’articolo 32. Laddove dovessimo essere richiamati dall’Autorità a svolgere il ruolo certamente non ci sottrarremmo ma non abbiamo avuto nessun investimento di nessun genere. Il giorno in cui questo dovesse avvenire faremo quello che la legge prevede”.