Casa dolce casa. Ma anche cara, specialmente a Como. L’abitazione di proprietà continua a rappresentare, al netto dei periodi di crisi, l’investimento più ricercato dagli italiani, comaschi compresi. Il trend del mercato immobiliare 2018, fotografato dall’Agenzia delle Entrate, lo conferma. E Como si piazza nei primi posti della graduatoria regionale in diversi parametri. A partire dal costo. La città più cara si conferma Milano, dove i prezzi delle abitazioni hanno avuto un aumento dello 0,79% con una media di 3.796 euro al metro quadro. A seguire Como con 2.339 euro al metro quadrato – mentre il dato scende a 1.549 euro in media per la provincia – poi Monza con 2.225 euro. Tra i capoluoghi meno cari troviamo al primo posto Mantova, a cui segue Varese. La Lombardia nel 2018 ha fatto le registrare oltre 123mila compravendite di abitazioni, in aumento del 6,5% rispetto all’anno precedente. La migliore performance del tasso di crescita si è registrata nella provincia di Como con il 10,06%. Percentuale che si traduce in 6.742 compravendite in provincia, di cui 1.038 nel capoluogo. Il costo medio di un’abitazione in città murata è stato, nel 2018, pari a 3.525 euro al metro quadrato che scende a 3.200 nella zona di piazza Cavour, villa Olmo, area stadio e lungolago, fino a 2.983 nella litoranea panoramica per Cernobbio. Più care le quotazioni sull’altra sponda verso Bellagio con 3.200 euro al metro quadrato. Infine uno sguardo tra i comuni non capoluogo, dove spicca Campione d’Italia (3.146 euro al metro quadrato), l’unico ad avere una quotazione superiore a Como ma che non sconta ancora la grave crisi che si è abbattuta sull’enclave a causa del fallimento del casinò. Si mantengono sopra la media provinciale comuni come Tremezzina, mentre l’unica quotazione media sotto la soglia dei mille euro si ha nella macro area Val d’Intelvi.