Sindaci leghisti pronti a togliere la fascia nel caso si concretizzasse l’ipotesi di un’alleanza Partito democratico-Movimento 5 Stelle per un governo istituzionale. La provocazione lanciata dal sindaco di Gallarate Andrea Cassani trova riscontro nei colleghi di partito. «Non voglio ancora credere a una prospettiva del genere – interviene il coordinatore dei sindaci leghisti della Lombardia, Dante Cattaneo – Sarebbe vergognoso e senza precedenti. Ancora peggio del governo Monti sarebbe vedere insieme Renzi e chi ha coniato il termine “partito di Bibbiano”. Spero che questo incubo non si concretizzi, ma se dovesse essere così e se l’iniziativa partisse dal partito, saremmo pronti a togliere la fascia». «Un inciucio tra Pd e 5 Stelle sarebbe la vergogna dell’Italia, che peggio di così non potrebbe esprimersi – gli fa eco il sindaco di Lomazzo, Giovanni Rusconi – Siamo alla frutta, la politica è arrivata ai più bassi livelli storici. È necessario ridare la parola ai cittadini e ripristinare la democrazia». Sulle prospettive di governo interviene anche il Sottosegretario leghista di Regione Lombardia Fabrizio Turba, che parla della «necessità di dare risposte al Paese, ai cittadini e ai sindaci. In un anno dai 5 Stelle sono arrivati sempre e solo no – dice Turba – Basti pensare, per il Comasco, alla Variante della Tremezzina, alla Pedemontana, alla Canturina bis. Non si può amministrare il Paese con i no, bisogna prendere decisioni e andare avanti. Una possibile alleanza Pd-M5S significherebbe rinviare le urne. Ormai è chiaro: sono loro a non voler lasciare le poltrone. Con il voto subito, se andasse bene, i 5Stelle non arriverebbero neanche a un terzo dei parlamentari attuali. Sostengo l’eventuale mobilitazione dei sindaci leghisti, pronti a togliersi la fascia – conclude Turba – La Lombardia è la locomotiva e il motore per l’Europa, non può rallentare per colpa dei politici che continuano a tenere il freno tirato».