Code al supermercato di clienti che non riuscivano a pagare e alla fine erano costretti a lasciare la spesa in cassa.
Automobilisti che, dopo aver riempito il serbatoio, non potevano saldare il conto dal benzinaio.
Transazioni on line negate, prelievi impossibili.
In una parola, blackout: stamattina una parte dei circuiti di pagamento elettronico è andata in tilt. Migliaia di lombardi e comaschi – ma non solo – si sono visti rifiutare i pagamenti con carte di credito e bancomat.
Un danno sia per i cittadini, che hanno rinunciato ad acquistare anche beni di prima necessità – pensiamo ai farmaci, sia per gli esercenti, che hanno perso milioni di euro di vendite.
Il problema si è diffuso a macchia di leopardo in buona parte della Lombardia, ma anche in Veneto e in Emilia Romagna. E con modalità difficili da comprendere: alcune carte funzionavano, altre no. Alcuni sportelli consegnavano denaro, altri no.
Nel corso della mattinata si sono moltiplicate le segnalazioni nel Comasco, tramite Facebook.
“Ad Appiano Gentile tra le undici e mezzogiorno i terminali non hanno accettato carte e bancomat”, scrive un cittadino. “Tre tentativi di transazione con bancomat annullate alle 11.30 – aggiunge una cittadina – sono andata a controllare sull’home banking e mi è venuto un colpo: mi dava plafond esaurito, pensavo mi avessero clonato la carta, ho chiamato il circuito e mi hanno detto che c’è un blocco internazionale su tutte le banche”. Un altro utente spiega che la transazione col bancomat è stata rifiutata, quella con la carta invece è stata accettata. Da Colverde a Como, da Grandate a Sesto San Giovanni, da Saronno a Cantù. Un black saturday. E c’è chi parte da questo episodio per criticare aspramente l’abolizione progressiva del contante immaginata dal governo.
Io come tanti non penso all’ incidente e alla buona fede delle banche….penso che intanto occorrerebbe un comunicato ufficiale e credibile… non è sospetto che accada di sabato a banche chiuse ?