«La divisione dell’Ats Insubria tra Como e Varese non resti uno slogan elettorale e si faccia subito». Vincenzo Falanga, segretario della Uil del Lario per la Funzione pubblica irrompe nel dibattito sulla gestione della sanità locale, che nei giorni scorsi ha visto anche il presidente del consiglio regionale, Alessandro Fermi chiedere una retromarcia sulla riforma e il ritorno a un Ats solo per Como. «Sono parole che mi hanno lasciato perplesso – dice Falanga – Mi chiedo dove fosse Fermi quando cinque anni fa, a Menaggio, durante un convegno sulla riorganizzazione territoriale del sistema sanitario avevamo già evidenziato tutti i problemi che poi si sono verificati».
«La riforma venne pensata con Varese al centro fin dall’inizio – dice Falanga – Avevamo detto che non avrebbe dato le risposte che la legge si proponeva di dare. Fortunatamente per Menaggio vi è stato un correttivo e dopo due anni e mezzo è rientrata su Como. Ora si cerca di tornare a prima della riforma del 2015». La Uil si dice favorevole, ma chiede che non sia perso tempo. «Si deve riorganizzare tutto il sistema territoriale – dice Falanga – Forse sarebbe stato meglio ascoltare il territorio prima e mi chiedo se non sia perfino tardi per rendersi conto che si è sbagliato qualcosa. L’emergenza sanitaria ha evidenziato tutti i problemi. Como è stata dimenticata quando si è trattato di fare i tamponi».
Dure critiche alla gestione regionale della Sanità sono arrivate anche dalla parlamentare del Pd, Chiara Braga. «Fa piacere che una parte del centrodestra si accorga, adesso, che più di qualcosa del sistema sanitario lombardo non funzioni; che occorre ripensare la medicina territoriale lombarda uscita devastata dalla pandemia da Covid-19 ancora in atto; che è necessario ragionare in una logica di sistema integrato e di comunità. Ci fa piacere che il presidente del consiglio regionale, Alessandro Fermi abbia iniziato, seppur tardivamente, a cambiare opinione sul modello sanitario lombardo». «Ora sarà interessante capire se tutto questo si fermerà ai comunicati stampa, seppur autorevoli, o se assisteremo finalmente a un radicale cambio di passo nelle scelte della Regione – conclude Braga – Il Pd è pronto a confrontarsi, forte delle proposte e del lavoro fatto in Regione e sui territori in questi anni; il momento è adesso».