Bicicletta e auto coinvolte nel drammatico schianto di domenica scorsa a Rovello Porro, costato la vita al 15enne Simone Vavassori, sono state sequestrate per permettere agli inquirenti di analizzare i mezzi, mentre nelle prossime ore sarà disposta l’autopsia sul corpo della giovanissima vittima. All’origine dell’incidente mortale, secondo le prime ipotesi potrebbe esserci un sorpasso che l’automobilista avrebbe compiuto in un tratto con la linea continua, una manovra dunque non consentita.
L’indagine è coordinata dal sostituto procuratore Giuseppe Rose, che indaga per omicidio stradale. Nel tardo pomeriggio di domenica, Simone era in sella alla sua bicicletta e stava pedalando a Rovello Porro, nel tratto che collega il paese con Saronno, quando è stato travolto da una Renault Espace condotta da un 47enne di Lainate. L’uomo è stato iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio stradale.
L’autopsia sul corpo del 15enne verrà effettuata dall’anatomopatologo Giovanni Scola e solo dopo l’esame la famiglia avrà il nullaosta per l’ultimo saluto a Simone, che abitava con i genitori e la sorella minore a Misinto.
Le indagini per la ricostruzione della dinamica dello schianto sono affidate ai carabinieri della stazione di Turate che hanno effettuato il sopralluogo. Nelle scorse ore è stato sentito un testimone dello schianto, un automobilista che sarebbe stato superato dalla Renault prima dell’incidente mortale. Simone dopo l’impatto era apparso subito in condizione critiche. Trasportato d’urgenza all’ospedale di Varese, è morto nella mattinata di ieri.