Le potenzialità e le criticità del sistema di telecomunicazioni. I due aspetti messi in evidenza una volta di più dalla pandemia. Internet è diventato fondamentale nel lavoro, nella pubblica amministrazione, nella scuola ma per guardare al futuro occorre necessariamente investire sulla rete infrastrutturale. Le imprese, gli operatori del settore e i cittadini hanno esigenze che richiedono risposte rapide e il prossimo governo sarà chiamato a fornirle. E’ quanto è emerso oggi durante il covegno ‘Le telecomunicazioni per la crescita del paese’ organizzato dal dipartimento Media e Telecomunicazioni di Fratelli d’Italia, non a caso, nella sede dell’università online E-Campus di Novedrate.
Butti: “Ci sono le risorse del Pnrr, fondamentale capire come investirle”
“Ci sono delle circostanze e una congiuntura astrale favorevole allo sviluppo delle tecnologie e del digitale. Ci sono le risorse del Pnrr, sappiamo che sul digitale si investono circa 40 miliardi ed è fondamentale capire come investirli. Riteniamo di essere stati un gruppo politico, forse l’unico, a parlamentarizzare il dibattito sulle questioni che afferiscono alle telecomunicazioni”. Così Alessio Butti, responsabile Dipartimento Media e Telecomunicazioni di Fratelli d’Italia, ha introdotto il convegno.
Le parole del ministro Colao
Al convegno hanno preso parte sei amministratori delegati delle maggiori aziende del settore che si sono confrontati sul livello delle telecomunicazioni e della digitalizzazione del Paese e sulle mosse da mettere in campo. A fare il punto della situazione sugli obiettivi fin qui raggiunti e sull’eredità lasciata al futuro governo, il ministro per l’Innovazione tecnologica e la Transizione digitale, Vittorio Colao. “Siamo contenti di quello che è stato fatto sul fronte della digitalizzazione” ha detto. “Lasciamo le risorse e i programmi. Abbiamo l’ambizione di essere tra i migliori paesi d’Europa”.