Stadio Sinigaglia, non vi è certezza sull’aumento della capienza con i mille posti in più in curva annunciati nei mesi scorsi. “Vogliamo dare a mille comaschi in più la possibilità di seguire la squadra del cuore”, aveva spiegato il sindaco di Como, Alessandro Rapinese, durante il sopralluogo allo stadio cittadino nello scorso mese di agosto. Lo stesso era stato dichiarato da Mirwan Suwarso, manager rappresentante della proprietà del club, che in una lettera aveva scritto “Stiamo lavorando con le autorità per aumentare la capienza in curva di almeno mille posti il più velocemente possibile”. E ad ottobre era arrivato l’annuncio dell’ampliamento entro i primi giorni di novembre. In diretta su Etv, però, il primo cittadino nelle scorse ore ha tracciato ancora attorno alla questione un quadro di incertezza.
“Mercoledì io e l’assessore ai Lavori Pubblici Maurizio Ciabattoni abbiamo lasciato la giunta per recarci in Prefettura a parlare dei mille posti in più allo stadio. – ha detto Rapinese – Più di così non possiamo fare. Non compete al Comune la realizzazione dei lavori e per quanto riguarda le autorizzazioni, sono coinvolti diversi enti, la questura, la Prefettura, i vigili del fuoco, i tecnici per le certificazioni. Quello che avrebbe dovuto fare il Comune è stato fatto – ha spiegato il sindaco – Nessuno della società Calcio Como può dire che il Comune non sia totalmente al loro fianco”.
Dunque i mille posti in più per i tifosi, già annunciati, in realtà non sarebbero ancora certi. “Dipendesse da noi si sarebbero già fatti, – ha continuato Rapinese – ma anche gli altri enti coinvolti non stanno giocando. Probabilmente la questura è preoccupata per la sicurezza e la gestione di quei mille tifosi in più dentro lo stadio. La procedura deve essere conclusa, devono essere soddisfatti dei requisiti”.
Nessuna dichiarazione dalla questura, che non sarebbe titolata però a dare l’autorizzazione. In base a quanto emerso, come previsto dall’iter in questi casi, si è svolta già una riunione del tavolo tecnico in Prefettura, alla presenza di tutti gli enti coinvolti. È necessaria poi la riunione della commissione di vigilanza, che dovrà dare un parere definitivo.