Truffe agli anziani con il metodo cosiddetto delle “chiamate shock” in Canton Ticino, il ministero pubblico e la polizia cantonale comunicano che a fine dicembre è stato arrestato in Polonia un 37enne apolide residente in Polonia, sospettato di ricoprire un ruolo di spicco all’interno di un sodalizio criminale specializzato nell’odioso reato.
Il modus operandi è quello evidenziato a più riprese in passato: gli autori contattano telefonicamente la potenziale vittima chiedendo con insistenza un’importante somma di denaro necessaria a coprire le cure di un congiunto affetto da una grave malattia o incorso in un incidente della circolazione. Facendo leva sullo scarso tempo a disposizione, mettono pressione sulla vittima e la spronano a immediatamente consegnare il denaro a disposizione o gli averi custoditi in casa.
Gli accertamenti sono nati a seguito della recrudescenza di questo genere di truffa nel 2023 e si sono sviluppati lungo più filoni che sono venuti a convergere nel corso del tempo. Protrattosi per diversi mesi, questo importante lavoro di indagine è stato scandito da una fitta collaborazione con le autorità estere, in particolare polacche e italiane. Parallelamente, la magistratura ticinese ha avviato le necessarie richieste d’assistenza internazionale che, il 20 dicembre, hanno reso possibile l’arresto dell’uomo, effettuato nella periferia di Poznan da unità speciali della polizia polacca.
La principale ipotesi di reato nei confronti del 37enne è di ripetuta truffa aggravata. L’inchiesta è coordinata dalla Procuratrice pubblica Margherita Lanzillo e sono in corso le pratiche per l’estradizione. Dopo l’arresto, il numero di tentativi di truffa in Ticino si è drasticamente ridotto secondo quanto riferito dalla polizia cantonale.