Il Lago di Como continua a salire e nel tardo pomeriggio ha superato i 110 centimetri, livello considerato di allarme dalla protezione civile. “Si prevede ancora un aumento di 3-4 centimetri”, fanno sapere dalla polizia locale. In mattinata l’acqua è tornata ad allagare una corsia del Lungolago di Como, davanti a piazza Cavour. Un problema che si è già presentato più volte nelle scorse settimane.
La prima corsia sul lato della passeggiata è stata quindi transennata per tutelare gli automobilisti e soprattutto i pedoni di passaggio e sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia locale per dirigere il traffico, in particolare nelle ore di punta, e indirizzare i veicoli sulle corsie aperte. Sul lungolago intanto sono entrate in funzione le idrovore ed è stato interdetto nel tratto interessato il passaggio dei pedoni per consentire le operazioni di pompaggio. “La corsia resta chiusa – spiegano dalla polizia locale – Per mercoledì mattina è previsto un sopralluogo, dopo il quale si deciderà se adottare ulteriori provvedimenti”.
Mentre il lago è osservato speciale, perché – come spiega la protezione civile – il fiume Adda a Fuentes e a Morbegno è oltre la soglia di attenzione, il problema che si ripresenta è sempre lo stesso ed è legato ai tombini e alle pompe a dimora nelle vasche non ancora funzionanti. “Non dipende dal Comune – spiega il sindaco, Alessandro Rapinese – È già stata inoltrata la richiesta ad Enel per collegare le pompe. Si tratta dell’acqua che arriva dalla città e tecnicamente, non essendoci ancora le pompe funzionanti, fuoriesce dai tombini”. “ARIA sta espletando le procedure di collegamento e successivamente quelle di collaudo”, fanno sapere dalla Regione, che non si sbilancia sulle tempistiche.
Mancano ancora gli ultimi passaggi, dunque, per terminare il cantiere delle paratie. Così come mancano ancora i parapetti. “Si sta lavorando su questo fronte – spiega il sindaco – Sto aspettando il verbale dell’esito del sopralluogo dalla Soprintendenza e poi si vedrà. So solo che io voglio i parapetti e li metterò. Non posso deciderli io. Qualsiasi sarà il modello, – conclude Rapinese – basta che sia a norma”.