È andata in scena ieri al Castello di Casiglio a Erba la festa per i 90 anni della sezione Aia, l’Associazione Italiana Arbitri, di Como, con il presidente Matteo Garganigo a fare gli onori di casa. In programma prima il convegno Arbitri in campo e nelle scelte quotidiane: storie di uomini che decidono ogni giorno, e a seguire una cena. E’ intervenuto Marcello Nicchi, che si è soffermato sui fatti di violenza contro gli arbitri. «Un tarlo che rode – ha detto – I ragazzi non possono essere mandati al massacro. Negli anni abbiamo ridotto gli episodi di violenza ma non li abbiamo estirpati. Dopo un brutto episodio abbiamo bloccato le partite nel Lazio e siamo pronti, se servisse, a fermare la serie A. Ma vorrebbe dire che abbiamo perso tutti». Nicchi a fine serata ha portato il suo saluto ai dirigenti della sezione Aia di Como e ai tanti arbitri di oggi e di ieri presenti. Tra loro Emilio Ostinelli, già direttore di gara in serie A, lo svizzero Francesco Bianchi, osservatore dei fischietti per conto della Uefa e il procuratore capo di Lecco Antonio Angelo Chiappani.