E’ stato condannato a 18 anni di reclusione Emiliano Bigmeti, l’albanese di 23 anni accusato dell’omicidio del connazionale Ilir Berisha, 24 anni, ucciso con un colpo di pistola al cuore all’esterno di un locale notturno di Cermenate, nella notte del 15 settembre 2017.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, il delitto era avvenuto nel corso di un litigio tra i due per il controllo degli spazi per le attività delle prostitute dell’Est Europa. Ferito gravemente e in fin di vita, Berisha era stato accompagnato da un amico all’ospedale di Desio, dove il giovane è morto poco dopo.
Il presunto responsabile del delitto era stato raggiunto e fermato alcuni giorni dopo a Courmayeur. Probabilmente stava cercando di lasciare l’Italia e fuggire all’estero. L’inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore Antonio Nalesso, è arrivata oggi davanti al giudice dell’udienza preliminare Laura De Gregorio.
La difesa ha chiesto il rito Abbreviato, che comporta lo sconto di un terzo della pena. L’accusa ha chiesto 20 anni di carcere per l’albanese. Il giudice ha condannato Bigmeti a 18 anni di carcere per l’omicidio del connazionale.
Dopo il delitto, le indagini sulle attività degli albanesi nell’ambito dello sfruttamento della prostituzione avevano portato gli inquirenti a ricostruire le dinamiche con cui venivano spartite le piazzole tra la Bassa Comasca e la Brianza, con un accordo per la divisione degli spazi che probabilmente si era incrinato ed aveva portato alla discussione sfociata nel delitto.