Vaccini antinfluenzali, boom di richieste ma non si trovano le dosi. I medici di medicina generale non potranno prenotare ulteriori quantità prima del 18 novembre e non le avranno comunque disponibili prima del 20 dello stesso mese. È quanto si evince dalla circolare inviata alle direzioni generali di Ats e Asst dalla DG Welfare della Regione Lombardia. Lo fa sapere Angelo Orsenigo, consigliere regionale del Partito Democratico. La precedente scadenza del 10 novembre è stata spostata di otto giorni, disattendendo il piano presentato in conferenza stampa un mese fa, che pure non teneva conto dell’indicazione del ministero che, vista la pandemia, invitava le Regioni a far partire la campagna vaccinale in anticipo, ai primi di ottobre. In questo senso era stato presentato un piano in cui la Regione indicava come fabbisogno minimo 2,8 milioni di dosi, mentre la dotazione disponibile al momento è di soli 2,5 milioni.
Intanto, delle quantità oggetto di gara di Aria Spa, la centrale acquisti della Regione, ne sono state distribuite 692mila mentre altre 200mila dosi sono ora in distribuzione. Ne mancano all’appello circa due milioni. Altre 620mila vaccini sono tuttora non autorizzati da AIFA, l’Agenzia Nazionale del Farmaco.
<<Regione Lombardia non riesce a garantire i vaccini antinfluenzali ai cittadini, anche i più fragili, che ormai sono esasperati, così come lo sono i medici – dichiara Orsenigo – ormai in molti sono costretti a pagarli di tasca propria rivolgendosi ai privati. Le dosi sono insufficienti, inferiori addirittura agli obiettivi già al ribasso che la Regione si era prefissata e, in più, ai ritardi si sommano altri continui rallentamenti. Gallera continua a sostenere che i vaccini ci sono. Quando prenderà atto della realtà? E quando si attiverà per risolvere il problema?>>.