Prenotazioni da lunedì, quattro sedi vaccinali in provincia di Como e medici di medicina generale coinvolti inizialmente soprattutto per i pazienti allettati. Ats Insubria, in accordo con Asst Lariana ha messo a punto il piano che, da mercoledì 18 porterà alla vaccinazione dei circa 49mila over 80 del territorio lariano. Se ci saranno dosi sufficienti, la campagna potrebbe essere realizzata nell’arco di tre settimane per poi procedere con la seconda dose. Resta l’incognita delle forniture, che se non fossero adeguate potrebbero costringere a un rallentamento delle iniezioni.
Ats Insubria e Asst Lariana hanno individuato quattro centri vaccinali: l’ospedale Sant’Anna di San Fermo della Battaglia, il poliambulatorio di via Napoleona, il presidio di Menaggio e quello di Cantù. “Valuteremo con i privati accreditati e i medici di medicina generale se identificare altre postazioni – spiega Marco Magrini, responsabile Covid dell’Ats Insubria – Abbiamo deciso di privilegiare strutture sanitarie in grado di garantire la necessaria sicurezza e tutela ai pazienti. Tra i 110mila over 80 di Como e Varese, 10mila circa sono allettati e in questi casi sarà privilegiato l’utilizzo del farmaco di Moderna e saranno vaccinati dai medici di base, in accordo e con il sostegno anche delle Usca, le unità attivate per l’emergenza Covid e gli operatori dell’assistenza domiciliare”. “Ci sarà la possibilità di individuare eventuali ulteriori sedi aggiuntive – aggiunge Magrini – ma solo con requisiti precisi per tutelare i vaccinati e assicurare un intervento tempestivo in caso di eventuali problemi dopo la vaccinazione”.
Da lunedì 15 gli ultraottantenni potranno accedere al portale di regione Lombardia per la registrazione. Sarà necessario inserire il codice fiscale, le ultime 5 cifre della tessera sanitaria, il domicilio e un numero di cellulare che sarà poi utilizzato come riferimento. “La registrazione potrà essere fatta anche con l’aiuto di un familiare, anche per la fase poi del consenso informato – dice Magrini – Chi non avesse la possibilità può chiedere aiuto al medico di medicina generale e anche i comuni si stanno attivando per offrire un sostegno a chi fosse in difficoltà”.