Contagi raddoppiati nell’ultima settimana a Como. L’ultimo report dell’Ats Insubria, relativo al periodo dal 5 novembre a oggi, mostra una crescita dei casi e dell’incidenza, ma aumenta il numero complessivo di tamponi processati e resta sostanzialmente stabile il tasso di positività.
Nell’ultima settimana, nel territorio comasco dell’Ats Insubria sono stati accertati 288 nuovi casi rispetto ai 142 dei sette giorni precedenti. L’incidenza ogni 100mila abitanti passa da 24 a 49, appena sotto la prima soglia di allerta fissata a 50. Dato che risulta già superato in provincia di Varese, dove l’incidenza è di 59 casi ogni 100mila abitanti. I numeri non sono comunque paragonabili allo stesso periodo dello scorso anno, quando i positivi erano ben oltre 2mila, ma l’aumento è certamente un campanello d’allarme.
Negli ultimi giorni, i casi sono aumentati soprattutto nella fascia dai 25 ai 49 anni, che registra il maggior numero di contagi. L’indice di trasmissibilità è in leggera riduzione ma si attesta comunque attorno a quota 1,5. I numeri confermano ancora una volta l’effetto positivo della vaccinazione sull’andamento della pandemia. L’incidenza dei casi tra i non vaccinati è di 4 ogni mille abitanti, dato che scende a 1,3 tra le persone protette.
La situazione delle scuole resta sostanzialmente stabile. I casi complessivi accertati negli istituti scolastici del territorio comasco nella settimana dall’1 al 7 novembre sono stati 8. Sono attualmente 11 le classi in quarantena rispetto alle 9 del monitoraggio precedente, mentre alunni e operatori in isolamento fiduciario scendono da 178 a 158. La campagna di screening con i test salivari nelle scuole comasche procede e nell’ultima settimana un controllo in una scuola secondaria ha dato esito positivo.