Dopo le recenti segnalazioni arrivate da pazienti dell’ospedale Sant’Anna, la prima di una 83enne canturina con femore rotto rimasta per 4 giorni su una barella nel settore emergenza-urgenza, la seconda di una 65enne con frattura scomposta di tibia e perone rimasta due giorni in pronto soccorso prima di essere ricoverata, altre ne sono arrivate dall’ospedale di Menaggio.
“Quelli del Sant’Anna sono casi del tutto simili a quelle verificatisi a Menaggio recentemente – spiegano dal Comitato dell’ospedale – Un primo riguarda una paziente in attesa di un intervento al gomito. Il secondo un’altra persona con il femore rotto ricoverata a Menaggio, in attesa di essere trasferita per l’intervento in altre strutture perché il reparto di Ortopedia è stato chiuso”. Lo scorso 13 aprile, il Comitato ha segnalato questi casi durante un incontro pubblico organizzato dal sindaco di Menaggio, al quale erano presenti il direttore generale di Asst Lariana, Fabio Banfi, e i consiglieri regionali, Anna Dotti e Angelo Orsenigo.
“Oggi, dopo ulteriori casi analoghi, ci chiediamo come sia possibile che delle persone possano essere lasciate senza cure adeguate per così tanto tempo. – dicono dal Comitato – Ci chiediamo quali siano le reali intenzioni di Asst Lariana per fare fronte a questo problema che non è più l’eccezione”.
La risposta dell’Asst Lariana
“Asst Lariana con l’ospedale Sant’Anna è il principale centro di riferimento a livello traumatologico in provincia. – risponde Banfi – Nello scorso fine settimana si sono verificate numerose urgenze ortopediche, che hanno provocato disagi. La direzione sanitaria ha ribadito a tutti gli operatori la necessità di mantenere la massima attenzione nei confronti dei pazienti che accedono al pronto soccorso e dei tempi di attesa per coloro che devono essere ricoverati. In particolare ha invitato il primario dell’Ortopedia a prioritarizzare la propria attività, ossia a procedere innanzitutto con gli interventi in urgenza, riprogrammando nel caso l’attività chirurgica non urgente. Se necessario, questa riorganizzazione sarà estesa anche a tutte le altre attività chirurgiche, ad eccezione degli interventi oncologici, in modo da garantire un tempo di permanenza in pronto soccorso il più contenuto possibile. Il profilo di offerta delle strutture come l’ospedale di Menaggio, collocate in un’area geomorfologicamente disagiata e con difficoltà viarie, prevede per quanto riguarda gli interventi chirurgici, una linea di attività in day/week surgery. – conclude Banfi – A tutela del paziente e dei professionisti non è immaginabile oggi una differente programmazione”.