Il Comune di Varese ha attivato un tavolo di confronto sulle tematiche legate ai lavoratori frontalieri dopo l’approvazione definitiva del nuovo accordo fiscale. Sarà istituito anche uno sportello informativo per fornire indicazioni e chiarimenti sui cambiamenti e le novità in atto.
Nelle scorse ore è stato convocato un nuovo incontro tra l’amministrazione comunale di Varese e i sindacati dei frontalieri.
Il Comune
“Il nuovo accordo porterà a una maggiore tranquillità delle migliaia di frontalieri che ogni giorno si recano in Svizzera per lavoro, ma consentirà anche di aprire tutta una serie di opportunità che intendiamo cogliere”, sottolinea Ivana Perusin, vicesindaco di Varese.
I sindacati
“Meritoria l’iniziativa del Comune di Varese – dice Giuseppe Augurusa, responsabile nazionale frontalieri della Cgil – Molte le soluzioni possibili rispetto ai temi del welfare locale e dei servizi, della mobilità sostenibile, della formazione e informazione di lavoratori e imprese, delle buone prassi amministrative con i Cantoni. Temi per cui il confronto con la rappresentanza sociale del territorio è una grande occasione che la municipalità sembra determinata a voler offrire. Auspicabile che il Comune possa farsi anche parte attiva per coordinare l’area vasta di frontiera. La definizione di linee guida comuni è per noi la giusta modalità per poter realizzare gli obiettivi comuni”.
“La ratifica del nuovo accordo fiscale tra Italia e Svizzera apre una nuova stagione per i lavoratori frontalieri – spiega Pancrazio Raimondo, segretario generale Uil Frontalieri – Valutiamo positivamente la tempestiva iniziativa del Comune di Varese di attivare un tavolo di confronto che metta a fuoco le azioni immediate a sostegno dei lavoratori frontalieri e delle loro famiglie, con la giusta ambizione in prospettiva di promuovere il coinvolgimento dei diversi attori al di qua e al di là del confine per raccogliere le nuove sfide di sviluppo economico e sociale aperte dall’attuazione delle misure del nuovo accordo”.