Dopo l’esondazione della scorsa settimana, il Lago di Como è tornato sotto i livelli di guardia. Secondo i dati riportati dal sito Enti regolatori dei grandi laghi, le acque si attestano a 97,8 centimetri con tendenza a scendere. Sul lungolago, però, nonostante la viabilità sia tornata alla normalità con la riapertura di entrambe le corsie al traffico, sono ancora evidenti i segni dell’esondazione.
In piazza Cavour nel pomeriggio i mezzi della Protezione civile erano al lavoro per rimuovere i sacchi di sabbia, portati nei giorni scorsi per contenere le acque. L’aiuola davanti alla piazza, però, è ancora carica dei detriti portati dall’esondazione. Così come diversi punti del lungolago. L’area del Tempio Voltiano si presenta piena di legna, rami d’albero e detriti, tanto che diventa difficile passare e sostare vicino alle panchine.
Stessa situazione sulla diga foranea, che rimane ancora chiusa. Sommersa nei giorni scorsi dalle acque del lago, è rimasta ingombra di legna. E anche il Lario si presenta come un tappeto di legna e rifiuti di ogni genere trasportati dalle acque. Si attende il termine delle operazioni di pulizia per ridare alla città un pieno ritorno alla normalità.