L’emergenza Coronavirus non ferma il robot Da Vinci in dotazione all’ospedale Sant’Anna. Nel totale sono 105 gli interventi chirurgici eseguiti l’anno scorso ricorrendo al robot e hanno interessato i reparti di Chirurgia generale (62, di cui 52 per neoplasie coliche, rettali e gastriche), di Chirurgia maxillo-facciale ed otorino (3), di Urologia (37) e di Ginecologia (3). Il 2020, nonostante l’emergenza Coronavirus, registra quindi un trend positivo, frutto del piano di rilancio della chirurgia robotica predisposto dalla direzione generale in collaborazione con la direzione sanitaria e il gruppo di operatori dedicato.
“Per rendere più efficaci e performanti le attività del robot era necessario perfezionare un piano di rilancio – osserva il direttore generale di Asst Lariana, Fabio Banfi – Abbiamo definito questa fase di riorganizzazione con l’individuazione del dottor Pasquale Misitano, chirurgo con una solida esperienza in campo robotico, come referente di questa attività. In qualità di polo universitario ospedaliero abbiamo anche avviato con l’Università dell’Insubria progettualità condivise per valorizzare ulteriormente l’utilizzo del robot e previsto con Ats Insubria la collaborazione con équipes professionali provenienti da altre strutture del territorio. Questa fase ha maggiormente subito l’emergenza Coronavirus ma confido che nei prossimi mesi potremo riprendere il discorso”.
“Nei primi mesi ci siamo concentrati su interventi di chirurgia generale, urologia e ginecologia, lavorando sempre attraverso un’organizzazione multidisciplinare – spiega il dottor Misitano – Abbiamo valorizzato le competenze del personale infermieristico di sala operatoria e degli altri chirurghi coinvolti nell’utilizzo del robot Da Vinci e abbiamo deciso di dedicare delle sale alla chirurgia robotica, programmando mensilmente, insieme agli anestesisti, i vari interventi. Adesso, dopo un buon periodo di rodaggio, abbiamo iniziato ad estendere l’attività ad altre specialità come quelle dell’area testa-collo”.
“La robotica è un’evoluzione tecnologica della chirurgia mini-invasiva che ti agevola su procedure difficili – conclude il chirurgo – Non dimentichiamo che noi possiamo ruotare la mano al massimo di 180 gradi, mentre il robot garantisce un movimento di 360 gradi ed oltre”.
I medici attualmente impegnati sul fronte della chirurgia robotica sono Pasquale Misitano, Fabrizio Cantore per la Chirurgia generale, Emilio Cretarola e Paolo Furgoni per l’Urologia, Roberto Falconati per la Ginecologia, Luigi Colombo, Carlo Gervasoni e Stefano Valsecchi per la Chirurgia maxillo-facciale, Maurizio Bignami e Augusto Cattaneo per l’Otorino-Laringoiatria.